VOLUMETTO 04
PARTE IV - La rivolta degli schiavi


1) Pugno diabolico
Cestus non riesco più a concentrarsi bene negli allenamenti, dopo aver osservato la tecnica di pancrazio di Lusca e Demetrio. A casa di Valente, c'è una rissa tra gli schiavi gladiatori: Diogene di Corinto, il nuovo orribile acquisto esperto nella lotta libera, sta provocando gli altri per dimostrare la sua forza. Sconfigge facilmente Boris, un pugile affermato, afferrandolo per il torace e sbattendolo a terra. Cestus è sconvolto perchè si è convinto che un pugile non sia in grado di contrastare altre forme di lotta.
Decide allora di intervenire Zafar, per ridare fiducia a Cestus. Zafar sfida Diogene e riesce a neutralizzare la sua presa colpendolo con un forte pugno sulle ultime coste, quelle instabili, danneggiandogli anche il rene. Si tratta di un colpo così pericoloso che nella boxe moderna è vietato; infatti, Diogene è subuto stramazzato al suolo.
Intanto, Valeria cerca di convincere suo padre Valente a lasciar perdere la sua attività con gli schiavi gladiatori, ma invano: Valente ha investito parecchi soldi e questa attività gli servirà per guadagnare i fondi necessari per cambiare status sociale e diventare senatore. Inoltre, è imminente il divorzio con sua moglie...
Proprio in quel momento, a Roma, Lusca viene nominato membro della Guardia Imperiale. D'ora in avanti, sotto il comando di Demetrio, dovrà difendere l'Imperatore.
2) Unione d'amore
Zafar è stato messo in punizione per qualche giorno per aver ferito Diogene. Cestus, che ancora non ha riacquistato fiducia nei pugni, si dovrà allenare con delle catene ai piedi, ma non capisce lo scopo del suo maestro... Valeria lo raggiunge e cerca di consolarlo, promettendogli che farà di tutto per convincere suo padre a migliorare le condizioni degli schiavi. Cestus se ne invaghisce.
Valeria si allontana a riflettere da sola davanti a un ruscello, pensando a sua madre che vuole divorziare. Viene raggiunta da Lusca a cavallo, fresco di nomina. Ora che ha un posto nella società ed è indipendente, Lusca chiede a Valeria di sposarlo e lei accetta. I due si baciano ed il cavallo si gira dall'altra parte.
Cestus continua ad allenarsi, ma con le catene ai piedi fa fatica a muoversi e a saltellare come dovrebbe un pugile. Tuttavia ancora non capisce...
Anche Diogene è in cella come punizione per la rissa e giura vendetta nei confronti di Zafar.
 
3) Punto critico
L'indomani, gli schiavi gladiatori tornano ad allenarsi. Il giovane Miguel cade, per i troppi colpi subiti nelle lotte, i suoi occhi non vedono più bene.
Poco dopo, arriva Valeria, accompagnata da Lusca. Cestus capisce che i due sono fidanzati e si demoralizza, ma non lo dà a vedere. Lusca si scusa con lui per avergli slogato il braccio e gli promette che aiuterà Valeria a migliorare la condizione degli schiavi. I suoi amici schiavi lo punzecchiano per Valeria, poi se ne vanno. Cestus sente che si stanno allontanando anche loro, forse invidiosi perchè più deboli di lui, e si sente solo.
Lusca e Valeria comunicano a Valente la loro intenzione di sposarsi. Valente accetta facendo finta di assecondare i sentimenti della figlia, in realtà è un matrimonio conveniente per lui in quanto Demetrio è il capo delle Guardie Imperiali ed ha l'appoggio Agrippina. Per festeggiare l'imminente matrimonio, Valente decide di concedere un po' di riposo agli schiavi, ma ormai è troppo tardi: sono stati maltrattati troppo a lungo e ora tramano una rivolta. Cestus origlia casualmente alcune discussioni degli schiavi adulti e scopre che hanno intenzione di usare Valeria come ostaggio.
Lusca si reca al mercato con Roxane per comprare il regalo di nozze per Valeria.
4) Esplosione innescata
Cestus, scoperto il piano degli schiavi, non sa come fare per impedirlo e si reca dal suo maestro, ma questi gli consiglia di starsene assolutamente lontano dagli eventi, per evitare ripercussioni. Gli schiavi, intanto, si fingono docili e addirittura si offrono di sistemare il giardino per l'arrivo di Valeria, mentre le guardie sono rilassate. Arriva la carrozza di Valeria e Cestus, alla fine, decide ugualmente di intervenire per proteggerla.
Cestus ferma la carrozza al suo ingresso, per cercare di avvertirla del pericolo, ma scopre che Lusca non è con lei: ora è completamente da solo e ancora con le catene ai piedi. Comunque, non fa nemmeno in tempo ad avvertirla, che gli schiavi assaltano la carrozza. Cestus cerca di difenderla, ma invano. Interviene anche Zafar, solo per proteggere Cestus, ma entrambi vengono malmenati e gli schiavi fuggono con Valeria in ostaggio. Arriva anche Diogene, desideroso di infierire su Zafar.
5) Il fuoco dell'odio
Zafar è a terra ferito e sarà Cestus a fronteggiare Diogene.
Intanto, gli schiavi di recano da Valente, ammazzano le sue guardie e gli mostrano Valeria tenuta in ostaggio: sanno che il suo punto debole è la figlia. Minacciano di ucciderla, così Valente è costretto a fornire loro dei carri per fuggire e ad assistere impotente alla sua proprietà data alle fiamme. Tuttavia, gli schiavi non liberano Valeria e fuggono con lei.
Diogene ha intenzione di uccidere Cestus e poi Zafar. Cestus è in preda al panico, ma alla fine capisce che, per neutralizzare la presa di lotta libera, è fondamentale evitare che l'avversario si avvicini troppo: prevenire è meglio che curare! Mentre Cestus sta ancora riflettendo sulla strategia, Diogene gli si scaglia contro per effettuare la presa; Cestus ha così l'intuizione di colpirlo dietro al collo e sulla schiena e lo mette a tappeto. Al termine della lotta, Cestus capisce finalmente anche il motivo per cui Zafar gli aveva fatto mettere le catene: era per inibire l'istinto alla fuga.
Zafar si congratula con lui e gli impedisce di correre in aiuto a Valeria: ormai gli schiavi sono già scappati in carrozza e tutto è stato dato alle fiamme. Proteggere un'altra persona è ancora più difficile che sconfiggere un avversario. Poco dopo, arrivano i giovani schiavi, che non avevano partecipato alla ribellione ma avevano deciso di approfittarne per scappare. Invitano Cestus ae Zafar ad unirsi a loro, ma questi rifiutano, in quanto sanno che prima o poi saranno catturati e allora sì che sono cazzi.
6) Lamento funebre
Cestus, Zafar, Valente e le poche guardie sopravvissute restano tutta notte a guardare le fiamme che distruggono l'intera proprietà. Il mattino, arriva Vindex, comandante del corpo di guardia notturno, che lo rimprovera per essersi lasciato sfuggire gli schiavi: questi si sono sparpagliati in città creando diversi danni, incendi e stupri. Fortunatamente gli schiavi sono stati tutti catturati e uccisi, ma Valente dovrà risarcire parecchi danni.
Cestus è furioso per l'indifferenza di Valente nei confronti degli schiavi che sono stati tutti giustiziati (forse si è dimenticato di quello che hanno combinato), ma si trattiene quando salta fuori che anche Valeria è morta, dopo essere stata ferita gravemente dagli schiavi ribelli. Valente è disperato, ora ha proprio perso tutto.
Poco dopo, arrivano Lusca e Roxane. Lusca è quello più sconvolto di tutti, piange e abbraccia la sua sposina cadavere, le mette al collo la collana che le aveva acquistato per le nozze.
7) Crollo
Gradevole siparietto di qualche pagina: anche Diogene, superato il momento di stordimento, è riuscito a fuggire nel bosco e sta stuprando una fanciulla. Arriva Demetrio a cavallo, lo afferra per la testa e con una manata gli spezza l'osso del collo. Senza neanche scendere da cavallo, lancia il suo mantello alla fanciulla per coprirsi e se ne va.
Presso le macerie di Valente, Cestus sta piangendo perchè non ha saputo proteggere Valeria e si sente addirittura in colpa per non aver saputo fare di meglio. Piagnistei generali anche da parte di tutti, tranne Zafar che cerca di consolare come può.
Poco dopo, vengono catturati anche il resto dei fuggiaschi, i giovani schiavi che erano semplicemente fuggiti senza aver preso parte alla rivolta e per questo riportati da Valente ancora in vita. Cestus è felice e corre loro incontro, ma Lusca, adirato per la morte di Valeria, si scaglia su di loro per ammazzarli, nonostante fossero innocenti. Cestus interviene per proteggere i suoi amici e colpisce Lusca, che, di rimando, lo rimprovera per essere stato un incapace e di non aver salvato Valeria.
Lusca sta facendo scenata isterica, quando alle sue spalle compare Demetrio, per immobilizzarlo e rimproverarlo, mentre Zafar interviene per fermare Cestus. Roxane dà uno schiaffo a Lusca, che finalmente si calma. Prima di andarsene, Lusca augura a Cestus di non rivedersi più, in quanto d'ora in avanti lo considererà come un nemico. Cestus è dispiaciuto ma non dice niente.
8) L'ultimo addio
Valente esce di scena in silenzio: ha perso tutto, non solo l'attività di gladiatori, ma anche famiglia, posizione sociale e tutti i suoi beni sono stati venduti per i risarcimenti.
Cestus e gli altri schiavi sopravvissuti sono stati venduti ad un mercante di pugili. Per le ferite riportate dopo lo scontro con Lusca, la loro carriera pugilistica è ormai stroncata, finiranno schiavi da qualche altra parte, ma sono felici in quanto non dovranno più combattere. Salutano Cestus e gli augurano buona fortuna, saranno suoi amici anche a distanza.
Lusca, Roxane e Lucrezia celebrano il funerale di Valeria, mettendo dei gigli sulla sua tomba.
Ashley, fuggita dall'esilio, raggiunge la casa di Valente per incontrarsi di nuovo con Cestus, ma scopre che è andato tutto distrutto.