CASSIOPEIA
E' una delle costellazioni più facili da riconoscere grazie alla sua caratteristica forma a W: la si localizza agevolmente dalla parte opposta della Stella Polare rispetto all'Ursa Maior. Per le nostre latitudini, rientra fra le costellazioni circumpolari, quindi osservabile per tutta la durata dell'anno.
Cassiopea, secondo la mitologia, era una splendida e vanitosa regina d'Etiopia, moglie del re Cefeo e madre di Andromeda. Nella costellazione viene raffigurata seduta sul trono.
E' situata nella Via Lattea, ed è in una zona particolarmente ricca di stelle. Un polverio di deboli stelline ne delimitano i confini a sud con Andromeda e Perseo, a est con la Lucertola, a nord con Cefeo e infine a ovest con la Giraffa.

Stelle principali:
Simbolo Nome Magni
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Note
alfa Schedar 2,5 Gigante giallo-rossa distante 120 anni luce. Il suo nome significa "Petto" in arabo.
beta Caph 2,8 Stella bianca distante 42 anni luce. Il suo nome significa "Mano Macchiata" di hennè.
gamma Cih 2,8 Luminostà variabile da 1,6 a 3,0 magnitudine, dovuta a involucri di gas che catturano la luce della stella. E' una gigante blu del tipo "shell star".
delta Ruchbah 2,8 Stella bianco-azzurra distante 62 anni luce. Il nome significa "Ginocchio".
epsilon Segin 3,4 Gigante blu distante 520 anni luce. 
eta Alchird 3,5 Stella doppia: una componente è gialla (magn. 3,5), l'altra è rossastra (magn. 7,5); esse ruotano l'una intorno all'altra con un periodo di circa 480 anni.

Essendo situata in una zona della Via Lattea densa di stelle, la costellazione di Cassiopeia conta un gran numero di ammassi stellari:
- M 52 (NGC 7654) è un ammasso di circa 120 stelle, situato presso il confine con Cepheus. Appare come un gruppettino di stelle fioche tra cui domina una gigante arancione di ottava magnitudine.
- M 103 (NGC 581) è un ammasso aperto di circa 60 stelle con al centro una forma a losanga.
NGC 7635 (Nebulosa Bubble) è una nebulosa planetaria visibile tramite piccoli telescopi. Il guscio gassoso in espansione ha un diamentro di 10 anni luce.
Nella costellazione di Cassiopeia si trovano anche i resti della supernova osservata nel 1572 da Tycho Brahe. La supernova raggiunse al suo massimo la luminosità di Venere e rimase visibile ad occhio nudo per sedici mesi. Oggi ne rimangono alcuni deboli filamenti, invisibili ai piccoli strumenti.


Immagine tratta dall'Utonografia di Hevelius (1690).