3)  Ugomeku mono no kage
     The shadows of the ones who struggle
     Le ombre di chi combatte

In un misterioso castello, Pandora sta suonando l'arpa. Mentre si susseguono immagini angeliche generate dalla musica, un cavaliere entra nella sua stanza, si toglie l'elmo e si inchina. Pandora smette di suonare.
"Miss Pandora."
"Sei tu, Rhadamantis?" chiede con tono apatico.
"Sì, Miss Pandora, Spectre del Cielo Furioso, Rhadamantis, sono qui!"
"Cosa vuoi?"
"Dovresti per favore mandarmi al Santuario di Athena."
"Lacia questo compito ai cavalieri morenti!"
"A cosa servono? Comparando i cavalieri di Athena con i nostri Spectres, ... sono solo delle formiche! Per favore, dammi l'ordine di inviare me, Rhadamantis, ad occupare il campo. In una sola ora, prenderò la testa di Athena. Per favore permettimi di andare sul campo di battaglia."
"No!" Pandora si alza in piedi "Hades è un uomo dal cuore tenero! Non permetterà mai che un suo Spectre venga ferito."
"Ma..."
"Rhadamantis, cosa ne pensi della preoccupazione di Hades?"
"No, niente."
"Quindi resta calmo e aspetta. Aspettando 12 ore in più avremo Athena... senza ferire nessuno Spectre."
"Sì..."
La discussione finisce, ma Rhadamantis sembra preoccupato.

[Le ombre di chi combatte]

Al Santuario, Mu sta percorrendo di corsa la scalinata per la seconda casa, quando, di colpo, si ferma a riflettere davanti alla meridiana:
"Mi sento davvero più tranquillo con il vecchio maestro, il suo aiuto. Ma cosa intendeva con 'Proteggi Athena per 12 ore'? 12 ore prima che i fuochi della meridana si spengano... E dopo?"
"Tutto sarà perduto!" si immagina la voce di Libra ed è preoccupato.
"Non può essere che Shion, Saga e gli altri... No, non c'è tempo per i dubbi. Aldebaran è ancora alla sua casa del Toro. Finchè rimane là, tutti gli intrusi verranno bloccati."
Alla fine, Mu riprende la corsa.

Intanto, in Giappone, di notte, Shun è a casa da solo, con un ritratto di Ikki in mano e un ciondolo al collo, e si sta ricordando della sua infanzia, di quando aveva pochi mesi.
Sta giocando nella culla, mentre Ikki bambino lo sta osservando.
"Fratello..." sussurra Shun adulto con uno strano sorriso.
All'improvviso, al posto di Ikki bambino, compare una bambina vestita di nero, con lo sguardo assatanato (Pandora).
Shun si spaventa e ritorna alla realtà.
"Fratello..." esclama ansimando, poi osserva il ritratto e si tranquillizza "Fratello..."
"Dove sarà andato mio fratello Ikki dopo che è stato distrutto il Regno degli Abissi?" riflette, mentre si affaccia dal balcone "Lo so! Mio fratello dovrebbe essere al sicuro, ma... Giusto, che ne è di Seiya? Ho sentito dire che è andato in Grecia per chiedere a Marin... notizie su sua sorella Seika, che è scomparsa. Non si sa se l'ha trovata o no? Prego sinceramente che trovi sua sorella al più presto. Seiya..."
All'improvviso, Shun ha un brutto presentimento e gli scorrono davanti le immagini di Athena, Pandora e la battaglia alle 12 case. Spaventato,  lascia cadere il ritratto, rompendo la cornice.
"Di nuovo! Sembra che il cosmo venga dal lontano Sanctuario." riflette accasciandosi a terra "Cos'è questo cosmo spaventoso sulla Terra? Devo andare al Santuario. Miss Saori vive ancora al Santuario."

(Scena aggiunta)
Shun esce dalla Kido Mansion, quando viene improvvisamente colpito sullo stomaco da una spada di bambù e cade a terra.
"Signor Tatsumi!" esclama stupito Shun.
"Dove pensi di andare con l'armatura di Andromeda?" chiede Tatsumi minaccioso, in tenuta da kendo.
"Al Santuario!"
"E' inutile. Tu, così come Seiya, Shiryu, Hyoga e Ikki, voi cinque, non dovete andare al Santuario. Se solo vi avvicinerete, sarete uccisi per ordine di Athena." spiega Tatsumi.
"Menzogna! Menzogna! Menzogna! Menzogna! Non può aver dato un simile ordine!" si lamenta Shun istericamente.
"Gli ordini di Miss Saori sono assoluti. Obbedisci, altrimenti non sarai perdonato!" ribadisce Tatsumi, battendo la spada a terra.
"Anche se proverai a fermarmi, io andrò, Tatsumi. Perchè sono un cavaliere di Athena."
Shun si rialza e si incammina verso l'uscita, ignorando gli ordini, ma Tatsumi si prepapara alla lotta!
"Shun! Se vuoi davvero andare là, allora dovrai vedertela con me, Tatsumi Tokumaru, terzo dan di kendo! Carica Tatsumi, stile Tokumaru!"
Tastumi cerca di colpire Shun con la sua incredibile tecnica, ma Shun schiva e mette a tappeto il maggiordomo con una manata ben assestata.
"Perdonami, Tatsumi."
"Shun..."
Shun esce dalla tenuta, mentre Tatsumi si adagia a terra.

Intanto, Mur sta entrando nella casa del Toro, ma l'ingresso sembra deserto.
"Aldebaran... Che strano! Non sento per niente tracce di battaglie o di cosmi... Tutti i Gold Saints combattano tranquillamente come qui?"
Ad un tratto, intravede l'armatura del Toro e inizia a correrle incontro.
"Aldebaran! Sono felice che tu sia ok." Mur sorride all'armatura, che è ancora composta come se Aldebaran fosse in piedi, ma, dopo un po', nota qualcosa di strano...
"Aldebaran..."

Athena si alza lentamente dal suo divanetto, mentre Shaina sta facendo bruciare tutte le tombe del Santuario, con l'aiuto di Nachi e Jabu.

"Aldebaran, hai voluto proteggere la casa del Toro fino alla morte, per questo sei morto in piedi?" riflette Mur abbattuto "Persino tu, il più forte dei cavalieri, ... non hai potuto trattare con Saga e sconfiggere gli altri?"
Un piccolo puntino di cosmo luminoso volteggia intorno a Mur, finchè si posa sulla sua mano.
"Questo è l'ultimo cosmo di Aldebaran..." pensa Mur, osservando l'armatura del Toro "La corazza che indossa è integra, e non ci sono ferite... Come è morto alla fine? Saga e gli altri non dovrebbero avere questo potere... Non può essere..."
Mur ha l'intuizione che forse c'è qualche altro nemico, infatti:
"Esatto!" ridacchia una voce estranea "Non solo Saga e gli altri sono venuti qui, ... Saga e gli altri sono appena passati oltre questo tizio che non può più muoversi del tutto. Ovviamente, a renderlo incapace di muoversi o terminare la propria vita, ... tutto questo è stato il mio capolavoro! Io, Niobe di Deep, stella della Terra Oscura!"
Niobe entra pomposamente in scena buttando a terra l'armatura del Toro.
"E' stato proprio facile sconfiggere Aldebaran."
"Tu hai sconfitto Aldebaran..."
Niobe continua a ridere rumorosamente.

Al castello di Pandora, Rhadamantis è incavolato e rompe uno specchio con un pugno.
"Ovviamente Miss Pandora non sa un tubo."
"Rhadamantis..." interrompe un essere viscido.
"Zelos?"
"Proprio così, sono io, Zelos della stella Abnorme." risponde ridendo "Seguendo i tuoi ordini, ho mandato decine di Spectres al Santuario."
"Molto bene."
"Non te ne importa niente?" continua Zelos mentre Rahdamantis se ne sta andando.
"Cosa?"
"Inviare gli Spectres senza il permesso di Miss Pandora. Se qualcuno lo scoprisse, sarebbe davvero un guaio."
"Non è affare che ti riguarda." risponde Rhadamantis seccato "Non mi fido per niente di questi cavalieri morenti! Ora la cosa più importante è prendere la testa di Athena."
"Se puoi, allora prova! Miss Pandora è una bellezza, ma è anche la persona più terribile! Tornando ai miei affari, sono davvero preoccupato per te, Rhadamantis. Come puoi dire che non ti fidi dei cavalieri?" Zelos continua a scherzare.

Nel frattempo, all'esterno del castello, alcuni soldati muoiono sotto i colpi di Death Mask e Aphrodite, stranamente sopravvissuti dopo la battaglia contro Mur.
"Idioti, fuori dai piedi!" esclama Death Mask.
"Abbiamo qualcosa da dire a Mr Hades." aggiunge Aphrodite. Evidentemente, i due si vogliono lamentare del trattamento subito al Santuario.
Il portone del castello di apre: è Rhadamantis.
"Voi saggi ragazzi, cosa state facendo qui?"
"Non hai bisogno di saperlo." risponde secco Death Mask.
"Vogliamo incontrare Mr Hades." spiega meglio Aphrodite.
"Mr Hades? Voi bastardi volete incontrarlo? I perdenti non possono essere perdonati! Lasciatemi prendervi a calci fino al vostro inferno!"
"Cosa stai dicendo?" controbatte Death Mask.
"Se pensi di farcela, allora provaci." aggiunge Aphrodite annusando una rosa "Piranian Rozu!"
Le rose nere circondano Rhadamantis, che le distrugge con la sola forza del pensiero.
"Che cosa?" Aphrodite è stupito.
"Sei tu quello che andrà all'inferno! Sekishiki Meikaiha!" interviene Death Mask, sicuro di sè.
"Gioco per bambini!" commenta Rhadamantis respingendo il colpo con il taglio della mano.
"Merda..." esclama Death Mask scansandosi.
"Che individuo pietoso! Permetti che io, Rhadamantis, uno dei tre  Giganti dell'Inferno... ti mandi all'inferno con il mio colpo segreto!"
Un buco nero si propaga da Rhadamantis, investendo i due ex Gold Saints, che vengono spazzati via nonostante le loro barriere improvvisate.
"Verremo risucchiati dentro..." esclama Death Mask, mentre Aphrodite urla.

I due si ritrovano del Sekishiki.
"Dove siamo qui?" si chiede Aphodite, dopo essersi rialzato a fatica.
"L'entrata per l'inferno!" risponde Death Mask preoccupato.
"Esatto, andrete all'inferno da qui." precisa Rhadamantis, mentre appare alle loro spalle.
"Aiuto..." sussurra Death Mask rassegnato.
"No, non voglio andare all'inferno ora!" supplica Aphrodite, pronto alla fuga.
I due inziano a scappare di corsa.
"Non correte!" urla Rhadamantis, colpendoli ripetutamente alle spalle.
I due cadono a terra moribondi, cone le armature danneggiate. Rhadamantis li raggiunge camminando, li porta sul cratere e li solleva di peso, uno per mano.
"Basta..." è l'ultima parola di Death Mask.
"Per favore, basta!" insiste gentilmente Aphrodite.
"Siete stati inutile per me! Andate a morire!" esclama Rhadamantis buttandoli nel cratere. I due sono morti definitivamente.
"Voi sciocchi! Sarebbero questi i cavalieri più forti del del Santuario? Qualsiasi soldato di Mr Hades sarebbe più forte di loro. Non avrete più la possibilità di lasciare l'inferno!" conclude Rhadamantis, andandosene via indignato.

Alla seconda casa, sta per inziare una battaglia tra Mur e Niobe.
"Quindi è così, non solo Saga, ma anche alcuni Spectre di Hades si sono infiltrati." constata Mu, stringendo l'ultimo cosmo di Aldebaran in un pugno.
"Esatto, Saga e gli altri sono solo carne da cannone."
"Davvero?"
"Cosa intendi dire?"
"Magari voi siete solo un intralcio!"
"Stai scherzando?" Niobe è stanco di dialogare e si prepara ad attaccare, espandendo il cosmo "Ora ti dovrei mandare a chiacchierare da Aldebaran!"
"Cos'è questo odore?"
"Deep Fragrance!"
Un'ondata di gas circonda Mur spaventato.
"Il mio corpo è paralizzato. La mia mente sta diventando sempre più annebbiata! Aldebaran è stato ucciso così?" si chiede Mur sofferente "Devo smettere di respirare in questo gas!."
"Non sprecare la tua forza. Il gas penetrerà dentro di te, anche se trattieni il respiro. Il tuo sistema nervoso centrale e il tuo corpo verranno paralizzati lentamente. Morirai tra diversi secondi."
Man mano, a Mur si appanna la vista e i suoi occhi si spengono, finchè perde i sensi e precipita nel baratro della morte.
"Addio, Mu! Il Cavaliere d'Oro è davvero delicato. Ho potuto sconfiggerlo facilmente."
Niobe se se sta andando, quando gli appare davanti una barriera energetica.
"Cos'è questa? Da quando è qui?"
Dietro la barriera, all'improssiso, compare Mur, che lo colpisce, facendolo sbattere contro una colonna.
"Cosa diavolo è questa?"
"Crystal Wall! Nessuno può passare attraverso questa barriera invisibile." spiega Mur tranquillamente, come se non avesse subito alcun danno dal colpo precedente.
"Crystal Wall? Intendi dire che la mia Deep Fragrance è stata bloccata così, senza ottenere alcun effetto utile?" chiede Niobe, mentre Mur sta camminando noncurante verso l'uscita "Aspetta, dove stai andando? Non abbiamo ancora finito il nostro combattimento!"
"Non credo di poter far niente con un uomo morto!"
"Cosa? Chi è l'uomo morto? Spiegati chiaramente!" esclama Niobe sconvolto.
"Pensavi che Aldebaran si sarebbe fatto uccidere senza nessun contrattacco?"

In un flash back, Aldebaran è seduto sereno all'interno della sua casa e sta giocherellando con un fiore. Quel fiore gli è stato regalato da una bambina, mentre era a passeggio con i suoi amici Aioria e Mur.
"Ecco qui!" gli sorride la bambina porgendogli il fiore.
Immerso in questi pensieri, Aldebaran non si accorge della presenza di Niobe. Il fiore appassisce a contatto col gas velenoso e, quando Aldebaran si volta, è già troppo tardi: il colpo di Niobe sta facendo effetto anche su di lui.
Aldebaran sta perdendo i sensi, quando rivede quella bambina in pericolo di vita.
"No... Great Horn!"
Prima di morire, Aldebaran contrattacca. Niobe crede di aver bloccato perfettamente il suo colpo e ridacchia.

"Mentre ti stavi compiacendo che Aldebaran fosse stato ucciso da te... il tuo corpo è stato colpito dal suo Great Horn e tra un po' dovrebbe lacerarsi in più pezzi." spiega Mur.
"Taci, non sarà come dici tu..." controbatte Niobe spaventato, con un fil di voce acuta "Non può essere..."
Niobe si accascia a terra traumatizzato e, dopo pochi secondi, muore disintegrato in più punti. Mur se ne va senza neanche voltarsi.
"Aldebaran..." riflette piengendo "Sei morto, ma mi hai salvato. Se non avessi sentio l'odore sulla tua armatura e il cosmo... sarei abboccato all'esca. Grazie, Aldebaran, la tua morte non sarà vana! Proteggerò bene Athena. Aldebaran, diventa una stella in cielo e proteggici!"
Il cosmo di Aldebaran sale in cielo per riposare in pace.

Intanto, Shun ha deciso di partire per la Grecia e sta correndo nel porto con lo scrigno della Cloth sulle spalle.
"Presto! Mi devo sbrigare per raggiungere il Santuario."
Alcuni cavalieri lo inseguono e lo raggiungono furtivamente.
"Chi è?" chiede Shun allarmato.
"Vorresti andare al Santuario?" risponde il primo.
"Sono così felice di vedere il tuo coraggio." risponde il secondo.
"Chi siete?"
"Siamo i tuoi nemici!" risponde il terzo, comparendogli di fronte.
Shun lo supera con un salto, poi arresta la sua corsa e si volta indietro stupito.
"Perchè siete voi? Dio, Argeti, Sirius, non siete morti?"
"Grazie a Mr Hades, viviamo di nuovo!"
"Siamo persono più forti di te. Vorresti provare?" sfida Argeti, schioccandosi le dita.
Argeti e Sirius si scagliano contro Shun, ma questi li schiva.
"No, io non voglio combattere. Non voglio ferire nessuno, se possibile."
"Taci, prendi questo!" interviene Dio con un bel calcio.
Shun sta cadendo all'indietro, quando lo blocca Argeti.
"Kornexolos!"
Shun vola per aria, fino a sbattere contro una gru. Prima di toccare il suolo, anche Sirius scaglia il suo colpo:
"Prendi il mio Red Fire Ray Punch!"
Shun cade, rompendo una parete.
"Non voglio forzarti. Se non la smetti di giocare con me, ti aspetterà solo la sofferenza." ordina Sirius.
"Sto andando al Santuario, non ho tempo per esitare." sussurra Shun stringendo i denti, mentre si rialza ed espande il cosmo "Seiya, Hyoga, Shiryu, mio fratello Ikki e Miss Saori mi stanno aspettando! Non devo cedere qui da solo."
Lo scrigno di apre e Shun indossa la sua Cloth, ancora danneggiata per le precedenti battaglie.
"Shun di Andromeda è qui, se volete morire, fatevi avanti! Ma io non voglio ferire nessuno."
"Pensi che ci sconfiggerai con quell'armatura?" esclama Sirius correndogli incontro insieme agli altri due.
"Nebula Chain!"
I tre vengono colpiti facilmente e cadono malamente a terra.
"Sei davvero impressionante... In questo caso..." sussurra sorridendo Sirius, credendo di potersi rialzare, ma, in realtà, muore subito insieme agli altri.

"Ora che alcuni Spectres si sono infiltrati alle dodici case, devo essere... senza pietà. Quindi devo raggiungere rapidamente il tempio di Gemini..." pianifica Mur mentre corre lungo la scalinata, quando si ferma per osservare il tempio circondato da un enorme cosmo.
"Cos'è? L'immenso cosmo proveniente dalla casa di Gemini. Il tempio senza custode non può... Più concentrato, più forte. Ma non è un cosmo nemico. Chi sta sorvegliando il tempio di Gemini sulla terra?" si chiede Mur stupito.
Nel frattempo, Saga, Shura e Camus sono già all'interno della terza casa, e, stranamente, hanno di fronte l'armatura dei Gemelli, pronta alla battaglia.
"Saga..."
"Vai per priamo!" ordina Saga a Camus.
"Ma..." interrompe Shura.
"Penserò io al resto. Non avrei mai creduto che fosse ancora vivo.E avremo ancora la possibilità di incontrarci faccia a faccia." risponde Saga, che ha già capito chi manovra la sua vecchia armatura (e che per me sarebbe stato meglio che fosse morto piuttosto che convertito al bene).