LA STORIA DI CRONO

L’AGONIA DI ANDROMEDA
Tutti si sono accorti dell’accaduto e i cavalieri piangono la morte dell’amico scomparso.
Il cosmo di Sirio è completamente svanito e la vista del crollo della Prima Piramide non allieta la Speranza ai cavalieri.

“Non preoccupatevi cavalieri presto anche voi incontrerete il vostro amico nell’Ade”

La voce proviene dalla seconda piramide e subito i cavalieri vedono “Un Cavaliere di Sabbia” sdraiato sulla Seconda Piramide.

“Venite pure vi sto aspettando, vi è piaciuto il biglietto che avete trovato sull’aereo prima di partire? Bè l’ho scritto io! E sono qui per far rispettare il suo contenuto! Come il vostro amico Sirio non sopravviverete alla Seconda Piramide ma questa volta il suo custode ne uscirà illeso!”

E’ Andromeda che questa volta vuole affrontare da solo l’avversario per permettere agli amici di proseguire la corsa verso Lutras.

“Mi raccomando Andromeda, prudenza e ricordati che la Terra è nelle nostre mani!”

E’ con queste parole che Albrack saluta l’amico e insieme agli altri si dirige verso l’entrata della Seconda Piramide.

“Andromeda? Allora è questo il nome della mia prossima vittima! Bene, non intendo fermare i tuoi amici, ci penserà qualcun altro alle loro vite”

“Sei molto sicuro di te cavaliere! Questa sarà la mia carta vincente! Posso conoscere il tuo nome?”

“Ahahaha, la tua carta vincente? Io non ci spererei troppo se fossi in te! Il mio nome è Hiksos”

Il cavaliere scende dalla piramide con un gran salto e si avvicina ad Andromeda.
La sua armatura è molto simile agli altri Cavalieri delle Piramidi, di corporatura è il più basso tra i suoi compagni e i suoi capelli sono verdi come quelli di Andromeda.

“Bene Andromeda vuoi iniziare subito il combattimento?”

“Hai tu la mia armatura?”

“Che importanza ha la tua armatura? Il tuo destino non cambierà, la morte sarà la tua prossima amica! Comunque se ci tieni proprio a vederla…”

Hiksos alza l’indice verso la piramide e così facendo indica una sporgenza dove da essa si può intravedere l’armatura di Andromeda.

Andromeda dopo aver visto la sua armatura non perde tempo e attacca subito l’avversario cercandolo di colpire con un forte calcio rivolto in pieno petto ma Hiksos non è un avversario da lasciarsi prendere impreparato e così afferra facilmente la gamba di Andromeda e facendolo roteare più volte su di se lo scaraventa a terra.
Il volto di Shun è la parte del colpo che ha subito più danni infatti è una maschera di sangue, ma fortunatamente, l’impatto col terreno non ha danneggiato la vista dell’eroe.
Hyksos non lascia nemmeno il tempo di respirare e così gli si precipita addosso con una raffica di pugni simile al “Fulmine di Pegasus”.
Andromeda non è ancora riuscito a rialzarsi da terra e tanto meno a colpire il Hyksos.

“E’ vero, sei molto forte cavaliere ma questa non è una lotta alla pari! Come vedi sono senza la mia preziosa armatura, con essa lo scontro sarebbe di tutt’altra portata!”

“Un cavaliere non si distingue certo grazie alla sua armatura! Deve anche essere in grado di lottare e colpire l’avversario senza di essa! Mi stupisce molto che sei un Cavaliere d’Atena, avevo sentito parlare di voi con guerrieri forti e valorosi, mentre tu…”

Andromeda cerca di rialzarsi ma riesce solamente a mettersi in ginocchio per colpa dell’attacco di Hyksos, questa volta è la “Saetta del Sangue” a colpire il cavaliere.

“Questo colpo per molti è mortale ma non mi illudo che morirai con questo mio colpo anche se soffrirai molto perdendo molto sangue”

Andromeda non ha le forze per reagire e la “Saetta del Sangue” sta assorbendo lentamente tutto il suo sangue e con esso tutte le sue energie.

“L’…arm…armatura”

“Ahahaha, hai ancora la forza di parlare? Complimenti cavaliere ma ti consiglio di non parlare, così facendo perderai sempre più sangue!”

“La…mia armatura!”

“Basta cavaliere mi hai stancato, credi sul serio che la tua aratura ti servirà a sconfiggermi? Bè, oltre ad essere il Cavaliere più forte dell’universo voglio concederti anche l’opportunità di lottare con la tua adorata armatura”

Hyksos con un balzo sale nuovamente sulla piramide e, grazie alla “Saetta del Sangue” riesce a liberare l’armatura dal sigillo che la bloccava.
Andromeda trova le forze per rialzarsi in piedi e chiama a sé l’ Armatura di Andromeda.
 

L’ARRIVO DI PHOENIX E LA VITTORIA DI ANDROMEDA
Nuovamente faccia a faccia, Shun ordina alla sua catena di colpire Hyksos ma con suo grande stupore l’avversario afferra con estrema facilità la catena grazie all’aiuta di una sola mano.

“Visto? La tua catena non ti è servita a nulla! E’ solo un mucchio di metallo che si muove”

Hyksos stringe la sua mano e così facendo frantuma parte della Catena di Andromeda.
Shun è disperato e nei suoi occhi la speranza e il coraggio hanno fatto posto alla paura.
 Il cavaliere della Seconda Piramide si avvicina ancor più ad Andromeda e lo spinge nuovamente a terra senza incontrare nessun gesto che si oppone al suo.
Ormai per Andromeda non resta che una dura e lenta agonia quando finalmente dalla Prima Piramide compare il fratello Phoenix.
Ikki è furioso nel vedere Andromeda a terra e Hyksos in piedi senza un graffio, non riuscendo a controllarsi colpisce l’avversario grazie alle “Ali della Fenice”; per la prima volta Hyksos è faccia terra.

“Bene cavaliere, non so chi tu sia ma hai risvegliato in me una spiacevole sensazione, il dolore. Presto farai la fine di quel misero essere che di cavaliere ha solo una squallida armatura!”

“No fratello! E’ il mio avversario, non intrometterti, troppe volte ho lasciato che venissi in mio soccorso ma questa volta devo cavarmela da solo! Ti prego, raggiungi Pegasus e gli altri e aiuta loro a raggiungere Lutras!”

Phoenix è molto stupito dalla decisione presa da Andromeda ma seppur con le lacrime agli occhi lo ascolta, correndo verso la Terza Piramide.
Hyksos è adirato dal comportamento di Phoenix e gli si pone davanti per impedirgli di raggiungere gli amici, lo attacca con la “Saetta del Sangue” ma Ikki è concentratissimo e ferma il colpo anche se ferendosi ad una mano, poi a sua volta colpisce l’avversario con il “Fantasma diabolico” bloccando così per qualche secondo Hyksos, ma quei secondi bastano a Phoenix per superare la Seconda Piramide lasciando solo il fratello Andromeda.

“Insolente, dopo averti ucciso lo troverò e gli darò una bella lezione”

Hyksos dopo aver pronunciato queste poche parole si volta ma non vede più lo stesso Andromeda , il suo cosmo è esploso superando così ogni limite posto a ogni cavaliere; la sua catena si è ricostruita ed è diventata d’oro, nei suoi occhi ormai non vi è più ne paura ne speranza ma è la rabbia che domina i sensi.
Ma il Cavaliere delle Piramide non si spaventa più di tanto e così si accinge a sferrare il suo ultimo e decisivo colpo, la “Saetta della Morte”.

“Nessuno prima d’ora mi ha mai costretto ad usare questo colpo, considerati ono”

Le parole di Hyksos sono fermate dal continuo crescere del cosmo di Andromeda.
La sua catena oltre ad essere diventata d’oro è contornata con scariche elettriche.

“Nebulosa Fatale di Andromeda!!!”

La catena  non è mai stata così veloce e pungente, così circonda Hyksos immobilizzandolo e lo colpisce senza dargli modo di difendersi.
Il Cavaliere delle Piramidi mostra uno stentato ghigno ma la sua vita si spegne immediatamente facendolo cadere a terra, il vento soffia via anche la sua armatura e il cavaliere diventa come per magia uno scheletro.
Andromeda ha vinto.