LA GUERRA SANTA (speciale)
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[Più di duecento anni fa]

Piove a dirotto. La famosa guerra tra Ade e Atena sta volgendo al termine. Sono morti quasi tutti i cavalieri da entrambe le parti e il campo di battaglia è interamente coperto di cadaveri. Atena è riuscita a sigillare l'anima di Ade e gli unici ad essere ancora vivi sono il giovane Sion e una manciata di Specters anonimi, che combattono ad oltranza nella speranza di liberare Ade e ribaltare le sorti della guerra.
"Il regno delle tenebre, in cui ci riuniamo intorno al venerabile Ade, è costantemente legato alla morte. Un combattente che giura fedeltà contemporaneamente alla vita e alla morte è quanto di più deplorevole."
Queste sono le ultime parole degli Specters, prima di essere spazzati via dallo Stardust Revolution di Sion.
A scontro ultimato, sopraggiunge il giovane Dauko, anch'egli sopravvissuto. I due discutono sulle sorti tragiche della guerra e giurano di continuare a proteggere la Terra nella speranza che gli altri Gold Saints deceduti riescano a prendere una nuova vita. Un raggio di sole penetra le nubi.
 

6) L'UOMO AMMANTATO DI NERO
[Santuario, portale principale, 1979]
Un uomo minaccioso ammantato di nero (Iperione), che guida un carro da guerra trainato da tre cavalli enormi, si presenta all'entrata del Santuario.
Il suo cosmo è oscuro e rivela subito le sue intenzioni: vuole completamente distruggere il Santuario e impossessarsi del Megas Drepanon per conto del suo dio. Riesce subito ad aprirsi un varco tra i soldati, con la tecnica Ebony Vortex; anche i rinforzi non hanno la minima possibilità contro di lui, in quanto non è un uomo, ma un dio della stirpe dei Titani.

I Cavalieri d'Oro, che si sono appena riuniti al Chrysos Synagein, avvertono un forte cosmo e capiscono che il Santuario è stato attaccato. Death Mask e Milo vorrebbero fronteggiare il nemico, ma comunque sono tutti indecisi sul da farsi, in quanto hanno l'obbligo di aspettare le direttive del Gran Sacerdote, che però è in ritardo e non si è ancora presentato alla riunione.
Alla fine, Aioria decide di lasciare l'assemblea, provocando quindi le ire di Death Mask, che inizia ad insultarlo. Aioria colpisce Death Mask, che si appresta a contrattaccare e a sferrare il suo colpo segreto, quando arriva il Gran Sacerdote, che riporta tutti all'ordine.

Tutti si inginocchiano, tranne Aioria che continua con il suo atteggiamento da strafottente. Proprio per questo (e penso anche per farlo ammazzare), Arles decide di mandare Aioria in prima linea, a fronteggiare il nemico da solo. Gli altri Gold Saints dovranno invece difendere le loro case.

Ora che Aioria se n'è andato, il Chrysos Synagein può iniziare tranquillamente. Con stupore di tutti, Arles afferma di conoscere già l'identità dell'invasore. Arles racconta la storia dall'inizio, sin dai tempi del mito:
"All'origine del mondo vi era Gaia (o Gea), che era la madre e la Terra, quindi concepì lei stessa colui che sarebbe diventato suo re e compagno, Urano. Urano creò le montagne e le nuvole, diede orgine agli esseri viventi e insieme alla moglie Gaia donò vita agli dei. Tuttavia, era un tiranno. Insoddisfatto dei suoi stessi figli, la stirpe degli Ecatonchiri e la successiva stirpe, quella dei Ciclopi, li esiliò nelle tenebre del Tartaro. Ripudiò anche l'altra stirpe natagli, la prima stirpe divina, senza tuttavia esiliarla. Urano non ammetteva l'esistenza di alcun dio al di fuori di sè. Ma Gaia era pure sempre una madre e il suo cuore materno non poteva spegnersi. Istigò quindi i figli rimastigli, la prima stirpe divina, alla vendetta ai danni di Urano. Fu così incaricato di tale vendetta il più giovane membro della divina progenie. Egli, brandendo l'arma donatagli da Gaia, trucidò Urano suo padre. La prima stirpe divina liberò le esiliate schiatte degli Ecatonchiri e dei Ciclopi e il giovane che aveva ucciso Urano fu insignito del titolo di re. Quella stirpe divina era la progenie dei Titani. Colui che uccise Urano assunse il controllo del mondo intero e pose le basi della storia protrattasi dai tempi degli dei greci, fino al Santuario; egli era Crono, colui che governa il tempo e che stabilisce il termine della vita falciandola con la sua lama. Ma il re Crono divenne anch'egli un tiranno. Infatti, prima di spirare, Urano rivelò un ultimo oracolo: "Crono, come io sono stato ucciso dal tuo stesso sangue, anche tu verrai assassinato da tuo figlio." Come da profezia, anche Crono venne abbattuto e precipitato nel Tartaro per mano di un proprio discendente. Il dio che sconfisse Crono aveva per arma i fulmini, e il suo nome era sinonimo di luce e splendore, era il sommo Zeus! Dopo aver segregato il re Crono nel Tartaro, il grande Zeus ne celò la divina arma, la sterminatrice di dei donatagli dalla madre terra Gaia. Al fine di sigillarla, Zeus scelse il luogo più impenetrabile del mondo. La Megas Drepanon è racchiusa proprio all'interno del Santuario."
Attualmente, i Titani sono riusciti a liberarsi e stanno tentando di recuperare la divina arma Megas Drepanon, richiamare su questo mondo il loro re Crono (colui che all'inizio del fumetto si era fatto chiamare Cosmo) e dominare la terra intera.

Nel frattempo, il primo Titano invasore (Iperione), ha distrutto tutto l'ingresso del Santuario. Un bambino sta piangendo la morte di sua madre e si rivolge al Titano per salvarla. Iperione, da buon dio, decide di porre fine alle sofferenze del bambino e di ucciderlo, ma ecco arrivare Aioria, col suo solito atteggiamento spavaldo.
Death Mask è contento perchè spera che Aioria muoia. Shura, invece, ha dei complessi perchè continua a ricordarsi di suo fratello Aioros.
 

7) COLUI CHE RECA IL VENTO
[Santuario, portale principale]
Aioria, ignaro della forza del suo avversario, lo rimprovera duramente e lo sfida apertamente in battaglia, per nulla intimorito dal fatto che Iperione si è presentato come un dio.
Aioria scaglia il Lightning Bolt, ma il Titano lo sblocca facilmente con un solo movimento del mantello. Questo è bastato al Titano per scoprire subito tutti i segreti della tenica, che si basa sulla corrente elettrica che si diffonde attraverso l'aria rarefatta; tattavia, il Lighting Bolt può essere facilmente respinto a funziona solo con avversari più lenti.
Aioria ci riprova, questa volta scagliando una moltitudine di pungi su più fronti ed effettuando alcune finte, ma senza risultati. il Titano lo atterra facilmente con un Vortex, poi lo rimprovera per non aver indossato anche l'armo della sua armatura, per non parlare del fatto che Aioria si è scagliato in battaglia essendo già ferito da un precedente scontro. Quando può essere successo? La stessa Lythos (che sta assistendo alla battaglia) non riesce a capire come Aioria possa essersi già ferito in precedenza...
Dopo aver dato un po' di consigli ad Aioria, tanto per farlo sentire ancora più inferiore, il Titano gli dà il colpo di grazia con l'Ebony Vortex, un tornado che avvolge il corpo dell'avversario, stritolandolo finchè non muore. Infine, il Titano si presenta col nome di Iperione il Nero.
 
Nella Sala d'Oro, i Gold Saints si acoorgono che il cosmo di Aioria si è spento. Milo vorrebbe raggiungere il compagno per salvare l'onore dei Cavalieri d'Oro, ma deve prima attendere il consenso del Gran Sacerdote, che però è in meditazione ed è vietato disturbare.
L'unico ad essere stranamente felice è Death Mask: infatti, era stato proprio lui a ferire Aioria senza che nessuno se ne accorgesse, durante la precedente zuffa. Shura, invece, sembra fin troppo complessato per uno che nella serie televisiva avrebbe dovuto tradire Atena.
Alla fine, i Cavalieri d'Oro si ritirano tutti a proteggere i loro templi.

Nel frattempo, una decina di emissari è penetrata nel cimitero sacro, pronti ad attaccare il Santuario approfittando della distrazione generata dalla battaglia di Aioria: sono gli scagnozzi di Iperione, dotati di una particolare armatura che li rende invisibili.
Purtoppo, Camus si è accorto di loro cosmi malefici, li ha individuati con una nevicata e ha bloccato i loro movimenti con una gelata. Camus dà loro una possibilità di salvezza, ma, dato che persistono nell'intendo, concede loro l'onore di morire in battaglia per mezzo del Diamond Dust. I loro corpi vengono trasformati in statue di ghiaccio.
 

Iperione ha percepito la disfatta del suo seguito e decide di affrettarsi ad attaccare il Santuario, quindi si prepara a dare il colpo di grazia definitivo ad Aioria. Lythos si mette in mezzo per difendere Aioria, non le importa morire per lui, anche se il suo sacrificio sarà inutile. Iperione non si lascia intenerire, quando una successione di lampi riesce a spezzare l'Ebony Vortex che teneva imprigionato Aioria: è stata opera dello stesso Cavaliere del Leone, che è riuscito a reagire e a scagliare il Lightning Plasma.
Lo scontro è ancora aperto...