8) COLUI CHE FRANTUMA LE OSSA
[Santuario, portale principale]
Aioria attacca Iperione con il Lightning Plasma, ma ovviamente non può nulla contro un dio, eppure continua a fare lo sbruffone. Dopo vari tentativi falliti, però, inizia a prevedere le mosse di Iperione e riesce a sferrare un Lightning Bolt in un punto in cui la difesa era abbassata; tuttavia Iperione utilizza il potere della sua incredibile armatura per contrattaccare e spezzare il braccio sinistro di Aioria.
Le dodici divine armature dei Titani, infatti, sono state donate loro da Gaia durante la guerra contro Urano e possono essere utilizzate sia come arma che come corazza difensiva, cambiando leggermente forma in base alla circostanza. Ad esempio, quella di Iperione rappresenta una grande spada in grado di effettuare attacchi taglienti(proprio come l'Excalibur di Shura). Tali armature sono dette Soma.
Iperione, con il gesto di un braccio, frantuma il suolo; Aioria sta per schivare il colpo, ma poi decide di respingerlo, nonostante il braccio ferito, per salvare Lythos, che altrimenti verrebbe spazzata via. Iperione è stupito. Nel frattempo, Lythos sta proteggendo il bambino a cui era morta la madre e lo rassicura dicendo di avere estrema fiducia nel Cavaliere di Leo. Aioria, proprio per non tradire questa fiducia, riesce a espandere il suo cosmo, fino a contrastare l'attacco di Iperione, per poi esplodere.
Gli altri Gold Saints, che sono ancora nella Sala d'Oro a bighellonare, non avvertono più il cosmo di Aioria e qualcuno è preoccupato. Death Mask cerca di sdrammatizzare l'evento.

Il corpo di Aioria è scomparso, tuttavia è riuscito a proteggere Lythos rinunciando a parte della sua armatura, per metterla a difesa della bambina, come uno scudo. All'improvviso, Aioria compare alle spalle di Iperione, sul punto di attaccare. Iperione, colto di sopresa, viene superato in velocità e non fa in tempo a scagliare l'Ebony Vortex. Tra i due, quindi, Aioria ha la meglio, scagliando il Lightning Bolt con il suo braccio destro sano (quello dominante) e danneggiando l'armatura di Iperione nello stesso punto in cui aveva sferrato i precedenti attacchi.
Visto il valore di Aioria, Iperione si ritira dalla battaglia e lascia il Santuario, per permettere all'avversario di curarsi le numerose ferite e affrontarlo alla pari in un secondo momento. Aioria accetta la sfida.
 

9) COLUI CHE RIGENERA LE CORAZZE
[Santuario, portale principale]
Ora che il Santuario è salvo, Aioria sviene per le ferite riportate e la sua armatura danneggiata si ricompone a forma di leone. Lythos non sa cosa fare, quando arrivano alcuni degli scagnozzi di Iperione, che erano rimasti al Santuario per portare a termine la loro missione, nonostante le scarsissime probabilità di riuscita. Gli scagnozzi vogliono uccidere Aioria, approfittando del fatto che è privo di sensi, ma Lythos si mette in mezzo, pronta a sacrificarsi.
Inaspettatamente, interviene la giovanissima Marin dell'Aquila, cavaliere d'argento, che li sconfigge con un sol colpo, Eagle Toe Flash. Lyhtos la ringrazia, Marin le risponde che è il suo dovere di cavaliere proteggere il Santuario e che ha intenzione di aiutare i Cavalieri d'Oro nella guerra contro i Titani. Dopo di che, Marin prende in spalla Aioria e lo porta a medicarsi.

Intanto, Iperion è tornato al quartier generale (dove lo aspettano altri scagnozzi lecchini), si toglie l'elmo (che figo!) e si reca nella sala delle udienze per informare Crono dell'accaduto. Di Crono è rimasto solo lo spirito, incatenato dai fulmini di Zeus che gli causano continue sofferenze. Iperione si dimostra estremamente fedele al suo sovrano, giurando vendetta contro Zeus.
Dato che Crono, attualmente, sta cercando di dormire, è Ponto che si offre di fare da portavoce (Ponto era l'uomo misterioso che aveva posseduto Galan): i due discutono di Aioria, definito come portatore di sventura. In teoria, Ponto dovrebbe essere lo stratega della guerra, forse perchè, essendo in contatto con il Gran Sacerdote, è sempre al corrente di tutti gli eventi  e sembra prevedere le future mosse dell'avversario, che, con tutta probabilità, si recherà nel Jamir a riparare l'armatura.
 
Infatti, Aioria si è proprio recato nel Jamir, scortato da Lythos e... Aldebaran, che lo vuole aiutare a riparare l'armatura, in quanto è ancora debole per le ferite subite. Aioria non è alla conoscenza di Mur e di tutto il rituale che serve, quindi Aldebaran è necessario per fargli la guida.
In questo frangente, si ha una scena comica: i tre sono in un villaggio e Aioria è seccato perchè Lythos sta perdendo tempo a comprare souvenirs. Il bello è che Aldebaran non è da meno, anzi, è completamente preso ad acquistare vestiti e gadjets vari! Per finire, è quesi buio e Aldebaran sta perdendo ulteriore tempo ad ammirare il paesaggio.
Dopo varie fermate, i tre arrivano al Cimitero delle Armature, in cui giacciono tutti coloro che si erano recati invano nel Jamir a riparare le loro armature. Aldebaran si offre per liberare la strada dagli zombie, ma Aioria preferisce fare tutto da solo, nonostante le ferite.
I tre superano il ponte nascosto dalla nebbia e giungono davanti al palazzo di Mur, ma non trovano ingressi. Aioria sta per sfondare le pareti, quando finalmente compare Mur. Aioria è stupito dall'aspetto e dagli atteggiamenti del suo compagno Gold Saint.