SAGA (speciale)
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[Tempio dei Gemelli, 197x]

Alcuni spiriti malvagi entrano nella Casa di Gemini, attirati dall'aura oscura emanata da Saga. Il Cavaliere d'oro ha la forza dei gemelli Castore e Polluce: il primo è in grado di comandare gli altri cavalieri, il secondo di disintegrare l'intera Via Lattea. Saga scaglia un'Esplosione Galattica, ma, nonostante la sua potenza, gli spiriti sopravvivono, in quanto non sono dotati di un corpo. In Saga riconoscono un cosmo oscuro e gli propongono di diventare loro alleato per portare le tenebre nel mondo, ma Saga rifiuta e li scaglia nella Dimensione Oscura.
Liberatosi dei nemici, Saga si dispera perchè non è ancora riuscito a capire la sua vera identità.
 

10) L'UOMO DELL'ARIETE
[Jamir, 1979]
Mur apre lo scrigno di Aioria con la telecinesi, per verificare lo stato dell'armatura. Tra i due Gold Saints non scorre molta simpatia e Mur si rifiuta di riparargli l'armatura, dato che ormai è priva di vitalità.
Aioria, irato, vuole convincere Mur con la forza e gli scaglia un Lightning Bolt, ma lo manca. Mur, infatti, teletrasportandosi velocemente da una dimensione all'altra, si porta alle spalle di Aioria e lo immobilizza con la telecinesi.
Mur ne approfitta per spiegare ad Aioria che la sua armatura è morta per difenderlo da Iperione e lo esorta ad andarsene via, dato che non è degno di essere cavaliere.

[Santuario, Altura delle Stelle]
Intanto, il Grande Sacerdote sta osservando le stelle per leggere il futuro: Aioria, fratello di Aioros, sarà la sventura per l'umanità.
Arriva anche Ponto, che gli domanda come possa un impostore interpretare le stelle, quando questa sarebbe un'abilità esclusiva solo per un vero Gran Sacerdote. Lo scopo di Ponto è verificare se i poteri di Saga possono eguagliare quelli di un Gran Sacerdote: in tal caso, l'inganno avrebbe raggiunto la perfezione.
Saga, quindi, legge nuovamente il futuro e gli riferisce che ci sarà sventura, morte, decadenza e il risveglio di una grande divinità. Ponto è curioso di vedere se Aioria riuscità a deviare il flusso del destino.

[Jamir]
Aioria tenta di liberarsi dalla telecinesi, ma invano, in quanto sono state bloccate le sue funzioni cerebrali. Inaspettatamente arriva in suo soccorso l'armatura del Leone, che ha ancora un filo di vita. Aioria indossa l'armatura e scaglia un Lightning Plasma.
Il colpo, però, non è diretto a Mur, come tutti si aspettavano, ma contro alcuni nemici invisibili. La scaramuccia tra Aioria e Mur è stata infatti un diversivo per attaccare a sopresa gli scagnozzi che già da tempo erano presenti. Tuttavia, il loro capo è rimasto illeso e ha un cormo enorme...
Mur indossa la sua armatura e decide di difendere da solo il suo territorio.
 

11) COLUI CHE RICHIAMA ALTRI MONDI
[Jamir]
Il secondo Titano esce allo scoperto, denigrando la debolezza degli esseri umani in confronto alla sua potenza divina: non c'è lotta tra un uomo e un dio. Il Titano vuole uccidere tutti con un sol colpo, col Khora Temnein: col taglio della sua mano crea una breccia di vuoto nell'aria che richiama altre dimensioni.
Il Titano sembra essersi sbarazzato di tutti gli avversari, ma poco dopo ricompare Mur, che si era difeso con Crystal Wall: nonostante la debolezza, l'animo di un essere umano nasconde una forza dalle infinite possibilità, il cosmo. Aioria, Aldebaran e Lythos sono invece stati teletrasportati da Mur più in lontananza, dato che sarebbero stati solo di impaccio per la battaglia, non essendo dotati di poteri psichici. Pur essendo uno scontro tra un uomo e un dio, sarà una battaglia abbastanza equilibrata, in quanto sia Mur che il Titano utilizzano tecniche simili.
Il Titano attacca nuovamente Mur col Khora Temnein e Mur si difende ancora col Crystal Wall. Il Titano spera che l'avversario si stanchi presto e abbassi le sue difese, ma Mur, per sbloccare la situazione, spazza via la dimensione con il bagliore generato dallo Starlight Extinction.
Aioria e compagnia, in lontananza, stanno già esultando, quando il cosmo del Titano cambia: il dio, messo in difficoltà, decide di utilizzare una tecnica più potente: Hekaton Kher Kalein.
Il Titano evoca un Ecatonchiro, un essere gigantesco con cinquanta teste e cento braccia. Mur si difende col Crystal Wall, ma il Titano teletrasporta tutte le braccia dietro al muro, in modo da romperlo dall'interno (Hekaton Menis).
Il Titano è soddisfatto e si presenta come Giapeto delle Dimensioni, poi fa attaccare direttamente l'Ecatonchiro con tutte le sue braccia: Hekaton Molybdaina. Inaspettatamente, Mur riesce a salvarsi.