DRAGON, IL PUGNO PIU' POTENTE E LO SCUDO PIU' RESISTENTE
Il quanto incontro è Seiya contro Shiryu di Dragon. Shiryu atterra Seiya con un pugno, subito dopo lo contatta Shunrei che gli riferisce preoccupata che il suo maestro è morimondo.
Shiryu si ricorda del suo addestramento a Goro Ho in Cina, di quando è riuscito a invertire il corso della cascata sotto la guida del suo vecchio maestro. Ora Shiryu vuole tornare in Cina il prima possibile, ma Seiya si rialza. Per terminare in fretta la battaglia, lo attacca col Rozan Shoryu Ha, ma Seiya si rialza ancora e scaglia il Pegasus Ryu Sei Ken. Shiryu para facilmente col suo scudo, che è così duro perchè è stato per anni sotto la cascata. Shiryu atterra di nuovo Seiya, spezzandogli il bracciale col suo pugno destro: la Cloth di Dragon possiede il pugno più potente e lo scudo più duro.
Mentre Seiya è a terra grondante di sangue, si ricorda di un'antica storiella su un mercante che vendeva lance e scudi... Seiya sirialza e parte all'attacco. Dopo qualche secondo, il pugno e lo scudo di Dragon sono rotti, così come il diadema di Pegasus.

BATTAGLIA MORTALE! PEGASUS CONTRO DRAGON
Al monitor viene trasmesso il replay dell'azione, dato che quasi nessuno ha capito niente: Seiya si lancia di testa contro lo scudo e cade. Shiryu, nel cercare di colpirlo, colpisce per sbaglio il suo stesso scudo. Il risultato è che, quando lo scudo più resistente e il pugno\lancia più potente si scontrano, si rompono entrambi.
Lo scontro sembrerebbe finito, in quanto Shiryu è senza armi e Seiya è gravemente ferito, ma inaspettatamente entrambi vogliono continuare a combattere. Shiryu si toglie l'armatura, ormai inutile; Seiya ci mette un po' ad alzarsi, poi si toglie anche lui l'armatura per combattere ad armi pari. Saori fa continuare il torneo, anche a costo che uno dei due possa morire per l'assenza di protezioni. Sia Shiryu che Seiya hanno motivo di rischiare la vita, il primo per non disonorare il maestro, il secondo per ritrovare sua sorella.
Seiya è il primo ad attaccare coi suoi fulmini, ma Shiryu ne esce apparentemente illeso: dei centinuaia di pugni che Seiya sferra al secondo, basta fare attenzione solo ai pochi che sembrano più pericolosi. Ma qualche istante dopo, Shiryu mostra delle lesioni: alcuni pugni erano andati a segno senza che se ne fosse accorto. Seiya lancia ancora il Ryu Sei Ken e Shiryu viene colpito in due punti. Il Ryu Sei Ken sta diventando sempre più pericoloso...
Shiryu ha intenzione di lanciare il Rozan Shoryu Ha, ma Seiya ha scoperto il suo punto debole: quando si prepara all'attacco, lascia scoperto il cuore ed è proprio in quel momento che l'avversario ne può approfittare. Shiryu si ricorda che anche il maestro lo aveva avvertito di questo punto debole, ma non ci aveva dato peso. Decide di sfidare ugualmente Seiya, sperando che l'avversario non sia abbastanza veloce da colpirlo in tempo.
Seiya e Shiryu si fronteggiano in aria con le loro tecniche migliori ed è quest'ultimo ad avere la peggio. Seiya vince l'incontro, ma cade a terra gravemente ferito. Shiryu ha un arresto cardiaco e rischia di morire in pochi minuti, cioè quando il tatuaggio di drago che ha sulla schiena sparirà. Una barella sta portando via Seiya, ma Shunrei lo supplica di salvare Shiryu: solo un pugno di pari potenza al precedente potrà far di nuovo battere il suo cuore.
Seiya è sfintio, ma con il supporto morale del pubblico, di Shun e di Hyoga riesce a lanciare un altro Ryu Sei Ken e a salvare la vita a Shiryu.
Hyoga era giunto in Giappone per uccidere i cavalieri, in quanto stavano svolgendo battaglie non autorizzate dal Santuario, ma dopo l'altruismo di Seiya si sta ricredendo...