ATTRAVERSO L'ACHERONTE
Seiya e AShun, dopo essersi buttati nella voragine, si risvegliano in un deserto senza stelle. Sono sopravvissuti grazie all'ottavo senso e ora devono raggiungere Athena, che è al cospetto di Hades. Non c'è traccia nè degli Spectre nè di Shiryu, Hyoga e Dauko che si sono buttati insieme a loro.
Seiya e Shun entrano negli Inferi, oltrepassando l'arco di trionfo con scritto "Lasciate ogni speranza voi che entrate". Arrivano sulla riva del fiume Acheronte, così largo che non si vede eanche l'altra sponda. Lì ci sono le anime degli ignavi, che non hanno neppure il privilegio di accedere all'inferno.
Poco dopo arriva il traghettatore Caronte, che si stupisce di vedere due esseri viventi. Seiya e Shun vogliono salire sulla barca, ma prima devono sconfiggerlo. Caronte atterra Seiya con il Rolling Oar. Shun si intromette per salvare Seiya, che attacca alle spalle con il RyuSeiKen, ma Caronte para tranquillamente ruotando il suo remo con Rolling Oar.
Inaspettatamente, Caronte si offre di traghettarli a pagamento, dato che comunque sarebbe troppo difficile sconfiggerli entrambi. Dopo qualche esitazione, Shun gli dà il suo ciondolo a forma di stella, che è un ricordo di sua madre.
Dopo un'ora di viaggio, arrivati al centro del fiume, Caronte butta Seiya in acqua, dato che non aveva pagato. Seiya rischia di affogare trascinato giù dai morti che non sono riusciti ad attraversare il fiume.
Shun gli lancia una catena per salvarlo, Caronte si infuria e cerca di buttare in acqua anche lui. Seiya gli lancia un RyuSeiKen, Caronte para con Rolling Oar, ma rimane ferito in un punto: l'attacco di Seiya è riuscito a perforare la difesa. Con un altro RyuSeiKen, Caronte cade in acqua e sta per affogare.
Tuttavia, dato che è l'unico in grado di manovrare la barca, Seiya e Shun sono costretti a salvarlo. Caronte, però, gioca sporco e, una volta salito, attacca Seiya con Edging Current Crusher. Caronte decide di risparmiare Shun, dato che si era fidato di lui. Caronte preferisce trasportare entrambi dall'altra parte, dopo di che riprenderà il combattimento.
Finalmente, raggiungono l'altra sponda. Dopo aver spiegato la suddivisione dell'Inferno, Caronte si prepara alla battaglia finale contro Seiya: Edging Current Crusher contro Pegasus RyuSeiKen. Seiya cade a terra, ma è Caronte a perdere lo scontro, in quanto aveva utilizzato i suoi colpi più di una volta. Caronte, senza più l'elmo e i soldi, cade nella sua barca in stato di trance e si allontana cantando.
 

LA CORTE SOLENNE
Seiya e Shun si dirigono al primo cerchio: si tratta del Palazzo della Giustizia, dove vengono giudicati i morti. I due vengono rimproverati da Marchino, che ordina loro di rimanere in silenzio e di non fare alcun rumore all'interno della corte. Tuttavia, Seiya fa di tutto per stuzzicarlo, persino una puzzetta!
Come giudice, al posto di Minosse, c'è il suo procuratore Rune di Barlon. Dopo aver sgridato Marchino per il troppo chiasso, Rune interroga Seiya sui peccati commessi. Ad un tratto, Marchino grida che due Saints di Atena hanno appena attraversato l'Acheronte. Rune, furioso per il baccano, lo circonda con la sua frusta e lo uccide.
Con la tecnica Reincarnation, Rune legge nell'anim:a di Seiya, per scoprire tutte le sue malefatte: sono piccole bravate compiute da bambino, come uccidere degli insetti o fare a botte. Dato che Seiya ha combattuto e ferito molti uomini, Rune lo vuole spedire nel primo girone del settimo cerchio, un mare di sangue bollente in cui sono immersi i violenti.
Shun, con la sua catena in grado di attraversare le dimensioni, riposta Seiya alla al Palazzo della Giustizia. Ad un tratto, Rune nota che Shun assomiglia molto a un'altra persona, a parte il colore dei capelli. Decide quindi di indagare sui suoi peccati, ma Shun si ribella e gli spiega che è inevitabile per un uomo non fare del male a qualcuno, dal momento che per mangiare bisogna comunque uccidere degli animali. Rune gli risponde che si limita solo a giudicare in base alle leggi dell'oltremondo.  Rune gli lancia una Fire Whip, eludendo le difese della Rolling Defence e avvolgendolo con la sua frusta. Alla fine, Rune uccide Shun riducendolo in pezzettini. Tuttavia, prende in mano la sua testa, per esaminarla meglio, dato che assomigliava a unha persona conosciuta...
Ad un tratto, la testa di Shun comincia a parlare e a sgridarlo per essere stato privato del corpo. Rune capisce che si tratta di quella persona ed è sconvolto per ciò che ha fatto. Fuori di sè, esce di corsa fuori dal tempio, quando trova Rhadamantis, che lo ferma. In realtà, non c'è nessuna testa.
Nel frattempo, Seiya e Shun, ancora vivi, riprendono conoscenza e, non vedendo più Rune, escono anche loro dal palazzo.