ENEA RITORNA AL GRANDE TEMPIO

CIPRO
Nell'isola di Cipro, Nani di Narciso, cavaliere e sacerdote di Afrodite, attendeva nell'atrio del tempio l'arrivo del compagno Enea, deciso più che mai a scendere di nuovo in battaglia al fianco di Ares per vendicare l'onta subita da Shaka della Vergine.
Enea aveva indossato la sua nuova armatura divina, il Cloth della Rosa, regalatogli dalla madre, Afrodite, e scese le scale che dalla sua stanza conducevano all'atrio del tempio... Afrodite, Eros e Anteros nel frattempo erano andati a nuotare in un lago poco distante, completamente sicuri della vittoria di Ares sulle milizie della dea Athena.
"Nani, possiamo partire, sono al pieno della forma! Shaka questa volta non mi batterà!”
Nani annuì e poggiò una mano sulla spalla di Enea, pronto a teletrasportarsi, quando qualcuno improvvisamente disse  "ASPETTA ENEA!" Nani volse lo sguardo dietro Enea... "Adone?!? Che ci fai qui?"
Enea si voltò e vide la figura di un uomo bellissimo, vestito di uno scintillante cloth verde scuro e con in mano una minacciosa spada.
"Strana domanda la tua, in fondo non sono anche io un cavaliere di Afrodite? Come era logico pensare, mi sono reincarnato anche io e ho appena preso conoscenza della mia missione."
"Capisco... Afrodite è al lago, puoi trovarla là con Eros e Anteros...." disse Nani titubante.
"Non mi interessa Afrodite... io vengo con voi a combattere al fianco di Ares!" disse Adone.
"COOSAA?? Non puoi! Devi avere l'autorizzazione di Afrodite!"
"Autorizzazione? IO? Non farmi ridere, quella donna pende dalle mie labbra, sono l'unico uomo che l'abbia mai fatta innamorare veramente... non scherzare, casomai è lei a dover avere la mia autorizzazione... ah ah ah!!"
Nani era decisamente preoccupato e turbato... non conosceva molto quel cavaliere strafottente e questo gli incuteva timore....   "Su, lascialo venire, Narciso... un cavaliere in più per l'esercito di Ares non può che essere utile!" disse Enea. Nani annuì, e così Enea teletrasportò se stesso e i due cavalieri di Afrodite alla prima casa del Santuario in Grecia.

CASA DI CASSIOS
Intanto qualche ora prima ad Atene, in una piccola casa in collina, Cassios si era appena svegliato e, come faceva ogni mattina, andò nella camera della sua addestratrice per svegliarla, ma nel letto anziché il corpo di Shaina trovò un biglietto di carta:
"ti prego, Cassios, se hai rispetto e considerazione di me, non uscire di casa fino a domani. Non ti preoccupare per me, sto bene. Ti prego, confido in te. Shaina"
Cassios rimase stupito e inizialmente decise di obbedire alla sua addestratrice, ma quando vide che Shaina aveva portato con sè il suo cloth-box, capì che la questione era seria e pericolosa. Uscì frettolosamente di casa e rimase subito allibito: dall'alto della collina vide Atene completamente distrutta... la popolazione massacrata, le case incendiate, i morti lasciati insepolti per le strade: l'unico a cui poteva rivolgersi era suo fratello. Immediatamente Cassios si diresse verso la reggia di Docrates, dove questi educava i suoi allievi alla lotta. Il fratello ancora dormiva e sembrava non saper niente di ciò che stava accadendo: il Sommo Sacerdote DeathMask gli aveva ordinato di ritirarsi tra le colline con i suoi allievi per aumentare la sua e la loro potenza. Ormai erano settimane che non era in contatto con il Santuario.
Una volta svegliatosi Docrates, i due, totalmente allo scuro di ciò che stava accadendo, decisero che la cosa migliore da fare era recarsi subito alle 12 case.

PORTE DEL SANTUARIO
Erano ormai sorto il sole quando Cassios, Docrates e i suoi due migliori allievi arrivarono al Santuario. Subito percepirono un cosmo terribilmente potente e ostile all'altezza della III casa, inoltre due cosmi più piccoli stavano correndo verso la VII casa e altri due verso la X. Ma la cosa peggiore era che i cosmi di DeathMask e Afrodite, all'altezza della XII casa, erano stranamente maligni.
Subito Docrates capì che vi erano state numerose e terribili lotte e che altre ancora ce ne sarebbero state... il fratello maggiore diede una pacca sulla spalla al minore: "Cassios, credo che molti Gold, Silver e Bronze siano morti. Noi siamo stati fortunati finora ma adesso tocca a noi! Non facciamoci battere!" dette queste parole egli sentì dei passi alle sue spalle "chi diavolo siete!" urlò Docrates vedendo dei guerrieri muoversi nella sua direzione.
Nani di Narciso guardò il cavaliere e i tre soldati con aria di superiorità "Io sono Nani di Narciso, cavaliere e sacerdote di Afrodite, e questi sono Enea di Rosa e Adone di Mirra.... ora andatevene se non volete morire!"  "Cos'hai detto? Prova a ripeterlo donnicciola! Siamo già arrivati troppo tardi e ora non ce ne andremo di certo" urlò Cassios.
Adone sorrise con tono di derisione e disse a Nani "Riesci a sconfiggere questi quattro scarafaggi da solo? Così nel frattempo io ed Enea potremo raggiungere Ares...."
Nani era sorpreso dalla richiesta, solitamente Adone era il primo a voler combattere e a farsi avanti... stavolta invece voleva lasciare a lui l'ingrato compito... forse non riteneva quei pidocchi avversari validi? …forse.... ma perchè questo cavaliere, da sempre solitario e misterioso, ora si era unito a lui e ad Enea per aiutare Ares? Che cosa tramava in realtà? Quali erano i suoi veri scopi? Ormai Nani non aveva più il tempo per porsi tali domande.
"Certo che posso sconfiggere questi quattro moscerini... un pò di allenamento mi farà bene!"
"Allora io ed Enea andiamo... non farti sconfiggere...." detto ciò Adone prese Enea per un braccio e corse verso la II casa.
"Dove credono di andare quelli?" urlò Cassios lanciandosi verso i due, ma Docrates lo bloccò afferrandolo per una spalla "stolto, dove credi di andare tu? Non hai capito che questi avversari sono potentissimi? Forse in quattro riusciremo a sconfiggere questo saint qui davanti ma dobbiamo restare uniti e attenti..... miei allievi, fratello mio... siete pronti alla lotta?"
"SIIIIII" risposero in coro Cassios e i due allievi di Docrates.
"Ah ah ah... che scenetta commuovente, il fratello maggiore che fa prediche a quello minore..... ma non crediate che potrete battermi! Anche se siete in quattro la vostra potenza è troppo inferiore alla mia, vi spazzerò via in un solo istante! Cavalieri del mio rango non dovrebbero insudiciarsi con plebaglia come voi, ma ormai sono qui.... fatevi avanti scarafaggi!"
Nel frattempo Adone ed Enea scalavano le case del santuario e quest'ultimo si era collegato telepaticamente con Ares, informandolo del suo arrivo e chiedendogli di aspettarlo alla III casa. Ares fu felice di sapere che il suo migliore Generale non era morto, e ne approfittò per riparare la sua Cloth danneggiata dagli scontri precedenti.
Ormai la guerra sacra era giunta alla fine, e questi ultimi scontri avrebbero deciso la sorte dell'umanità.

Nani decise di prendere l’iniziativa nello scontro, si sentiva troppo superiore e voleva sbrigare in fretta la formalità per raggiungere Enea e Adone "lo sapete che ora morirete, vero?"
"Maledetto sarai tu a morire!” urlò Cassios.
"Già, ti pentirai di aver sfidato il nostro signore" disse uno degli allievi di Docrates.
"Ah ah ah... non sei neanche un saint, come puoi dire certe cose? Con me non dovresti neanche parlare… mi fai ridere!"
"Non fare troppo il gradasso” disse il possente Docrates “sarà la superiorità numerica a farci vincere!"
"Basta con le ciance! Combattiamo!"
I cinque guerrieri si misero in posizione da battaglia, ma per Nani fu molto semplice anticipare nei tempi i suoi avversari, egli infatti padroneggiava il settimo senso e potè muoversi alla velocità della luce. Allargò le braccia, dietro la sua armatura verde comparve un enorme narciso bianco dal quale presero a staccarsi miglia di petali che si diressero implacabili verso Docrates e i suoi amici che tentarono una strenua difesa. Questo tentativo però risultò vano, solo Docrates riuscì a frenare leggermente la potenza di Nani, mentre Cassios e i due soldati ne vennero travolti in pieno, non fu loro concessa neanche la minima difesa.
"Ah ah ah.... ve l'avevo detto, non potete nulla contro di me! Immagino che abbiate capito che siete troppo deboli di fronte a me! Ehi, tu” disse indicando Docrates  “sei l'unico ad aver resistito al mio colpo, fatti avanti gigante!"
"Sei un megalomane” urlò uno dei soldati ”ma non avrai vita facile ad Atene è una promessa!!"
"Nani smetterai di ridere dopo l'attacco combinato che adesso sferreremo" disse Docrates ridendo.
"Ah ah ah, anche se tentate di unire le vostre forze è inutile! Non riuscirete a profanare la mia bellezza......"  Docrates era però troppo adirato per attendere che i suoi alleati attaccassero con lui e decise di agire da solo “Eracle Punch!!!”
“Bene vedremo se mi colpirai…Petali di Narciso!!!” centinaia di petali gialli avvolsero Nani che scomparve.
Docrates fu costretto a colpire a caso tra i petali e non riuscì a ferire Nani.
"Te l'ho detto, la mia bellezza non sarà mai profanata da voi!"
"Argh!! E’ veramente impossibile vincere!!"
Nani decise di non dare tregua agli avversari e allargò le braccia nella sua posizione di attacco “Petali di Narciso!!!”
Il colpo di Nani fu ancora d’inaudita potenza, i corpi dei due soldati di Docrates si dissolsero nel nulla, Cassios cadde a terra ormai senza forze, tentò, in mezzo a un lago di sangue di rialzarsi, ma la sua vita era ormai alla fine “argh…fratello sto morendo, ti prego vendicami!” furono le sue ultime parole prima di spirare.
"Ci sei rimasto solo tu, gigante... i tuoi amici sono morti come mosche! Ah ah ah ah!"
"Anche se tra poco morirò combatterò come una furia!" disse Docrates col volto pieno di lacrime.
"Allora fatti sotto!"
"Bene, allora prendi il mio colpo migliore! Eracle Punch!!!”
“Petali di Narciso!!”
Il gigante corse verso Nani, ma ancora una volta i petali lo circondarono e lui si ritrovò a sferrare pungi nel vuoto.
"Mi dispiace... non potrai mai profanare la mia bellezza.... ora morirai!”
Nani si rimise in posizione per sferrare il suo colpo ma all’improvviso fu interrotto da una voce, una voce femminile.
"Fermati bastardo!"
Era la voce di Shaina, accompagnata da Marin. Di corsa le due sacerdotesse arrivarono sul campo di battaglia. Quando Shain vide il corpo di Cassios esanime per terra s’inginocchiò accanto a lui "stupido Cassios, ti avevo detto di non uscire! Stupido! Perchè non mi hai dato ascolto!"
Marin osservò  in silenzio la straziante scena.
"Maledetto!!! Sei stato tu ad uccidere il mio allievo?”
“Ahahah! Sei perspicace!! Comunque io non ho paura di voi, se volete proprio morire..... MORITE!”
"Pagherai caro l'affronto al santuario"
"Anche se non amo combattere con delle donne, questa volta farò un’eccezione. Ma non vi preoccupate... la vostra morte sarà dolce... i petali di narciso tolgono i sensi lentamente.....senza dolore...."
"Non sottovalutarci bell’imbusto!" disse Marin.
“Basta parlare” Nani allargò le braccia ed attaccò.
Stavolta però i petali di narciso non ebbero molto effetto sulle due sacerdotesse, invece Docrates li subì in pieno.
"Shaina dobbiamo contrattaccare altrimenti ci ucciderà tutti" disse Marin all’amica.
"Si Marin...attacchiamo assieme questa specie di bellone!”
"Fatevi avanti anche tutti e tre contemporaneamente, non ho paura!"
"Ora vendicherò Cassios, preparati maledetto!!! Thunder Crow!!!”
Shaina era la più arrabbiata e lanciò per prima il suo colpo seguita da Marin con l’Eagle Toe Flash, e da Docrates coll’Eracle Punch.
Shaina si mosse molto velocemente e Marin fece una certa fatica a combinare il suo colpo con quello della sacerdotessa, Docrates invece era troppo stanco e il suo pugno non ebbe effetto.
"Dopo questo colpo non riderai più!”
"Nani muoriiii!!!!!!!! Shaina l'abbiamo colpito..."
Il saint di Afrodite venne travolto prima dal cobra di Shaina poi dall'Aquila di Marin e cadde atterra stordito.
"Ahahah, hai visto cosa si può fare unendo le forze?!" disse Docrates compiaciuto.
"Questo era in memoria di Cassios” disse commossa Shaina.
"Maledette... avete osato profanare la mia bellezza..... la mia sacra bellezza!!!!!"
"Noi siamo più forti di te idiota!!”
Nani si toccò il volto con le mani, e se le ritrovò piene di sangue, strabuzzò gli occhi e scoppiò in un pianto che lasciò molto interdetti i suoi tre avversari. Il pianto durò pochi secondi, le lacrime però scomparvero quasi subito "maledette... nessuno aveva osato profanare la mia bellezza..." disse girandosi di scatto.
"Non hai attributi cavaliere....o dovrei chiamarti cavallerizza?" chiese sarcastica Shaina ridendo.
"Stai zitta!” disse Nani espandendo al massimo il suo vasto cosmo. L’energia si espanse attorno al suo corpo, il suo cloth s’illuminò di una intensa luce gialla.
“Marin ci dobbiamo riprovare…dobbiamo colpirlo assieme!”
”D’accordo Shaina io sono pronta…andiamo!!”
Le due sacerdotesse di Athena tentarono di colpire all’unisono l’avversario, ma stavolta Marin non fu veloce quanto Shaina e solo il colpo di quest’ultima andò a segno.
Il  Thunder Crow colpì solo leggermente Nani.
"E questo sarebbe un colpo? Da sole non valete niente.... e ne approfitterò!"
"Ormai la tua bellezza sta decadendo Nani" disse Marin nel tentativo di innervosire l’avversario “sei deturpato per sempre!"
"Maledetta.... come osi! Ora ti faccio vedere io! Petali di Narciso!!!” stavolta il colpo era diretto solo su Marin.
Essa venne circondata dai petali di narciso, il suo cloth iniziò a sgretolarsi.
"Nani la tua forza è flebile come la tua bellezza."
"Ah ah ah! Ma cosa stai dicendo, stolta, un altro colpo e morirai! Ti pentirai di insultare la mia bellissima bellezza!"
“Questo lo vedremo, Eagle Flash!! Muori!"
“Illusa i miei Petali di Narciso mi proteggeranno”
Difatti Nani scomparve confondendosi tra gli amati petali gialli del narciso "te l'avevo detto” disse con una voce appena udibile “non riuscirai mai a deturpare di nuovo la mia bellezza."
"Ma di quale bellezza parli??? Alle donne di sicuro non piaci” urlò Shaina sempre nel disperato tentativo di  innervosire Nani.
Ma ancora una volta la reazione del saint fu molto rabbiosa "cosa???? Maledetta, ora ti ammazzerò! Petali di Narciso!!!”
“Schiverò i tuoi maledetti petali”
Shaina fu di parola e con un balzo felino riuscì ad evitare tutti i petali di narciso. Purtroppo però i suoi due compagni di battaglia ne furono di nuovo colpiti. Marin cominciò ad accusare una certa stanchezza, fino a perdere i sensi. Il mancamento durò solo per pochi secondi, dopo essersi accasciata atterra, infatti, trovò le energie per rialzarsi.
"Ehi, tu vestita che indossi l’armatura viola, devo ammettere che sei veloce, e sembri molto motivata nel combattimento. Proprio per questo ora dirigerò i miei petali solo contro di te... sarà un vero piacere spedirti nell’Ade!!"
Nel frattempo, Docrates ormai stremato decise di espandere ai limiti estremi il suo cosmo, ma in quei frangenti non potè fare nulla per evitare che Nani lanciasse per l’ennesima volta i suoi Petali di Narciso. Shaina venne avvolta dai petali e il suo cloth piano piano si andava sgretolando, ne rimasero a protezione del suo corpo solo pochi farmmenti.
"Hai visto qual'è la mia potenza??? Ma ora sono stufo.... la finirò con voi tre una volta per tutte! Ora vi mostrerò per l'ultima volta la grandezza del mio cosmo, poi vi ammazzerò tutti e tre!"
Nani espanse di nuovo il suo vastissimo cosmo, e i tre saint di Athena ne approfittarono per discutere sulla strategia da applicare.
"Dobbiamo tentare di colpirlo insieme.....è la nostra unica speranza” disse decisa Shaina.
"Bene, io sono pronto!"  rispose Docrates.
“Preparati Nani… questa sarà la tua fine!”
I tre trovarono stavolta quella coordinazione di tempi che era mancata loro fino a quel momento, forse l’aura benevola della loro dea decise di aiutarli. Le tecniche segrete di Shaina, Marin e Docrates si unirono in un immenso vortice di energia che in pochissimi secondi travolse Nani, il quale non si aspettava certo un colpo simile. Il cloth del guerriero di Afrodite andò subito in pezzi, e il suo corpo venne martoriato da moltissime ferite, la sua bellezza svanì definitivamente lasciando il posto al sangue. Resosi ormai conto che la sua fine era arrivata, Nani, con usò le residue energie per dire poche parole "la mia bellezza...svanita...per sempre."
"Miei discepoli vi ho vendicato!!"  urlò esaltato Docrates.
"Si, anche il povero Cassios ha ricevuto giustizia” disse commossa Shaina.
"Già, anche tu fratello, riposa in pace"

SCALINATE VERSO LA SECONDA CASA
Lungo le scalinate della II casa Enea e Adone correvano, appena Enea sentì venire meno il cosmo di Nani interruppe la corsa e disse "maledetti, l'hanno ucciso!!!"
Adone, udite le parole dell’incollerito compagno annuì senza girarsi verso di lui, sul suo volto comparve uno strano ghigno "lo so, ma noi dobbiamo continuare ad andare avanti per raggiungere Ares, non possiamo permetterci di ripercorrere i nostri passi“ e riprese la corsa
“Si dici il giusto Adone” Enea lo seguì.
Lungo la salita, Adone, approfittando del piccolo vantaggio sul berserker, non resistette dal trattenere una inequivocabile risata sommessa. Quali erano le reali intenzione del bel saint? Cosa tramava in realtà??
 

Fenics