 |
1) Pugno diabolico
Cestus non riesco più a concentrarsi bene negli allenamenti,
dopo aver osservato la tecnica di pancrazio di Lusca e Demetrio. A casa
di Valente, c'è una rissa tra gli schiavi gladiatori: Diogene di
Corinto, il nuovo orribile acquisto esperto nella lotta libera, sta provocando
gli altri per dimostrare la sua forza. Sconfigge facilmente Boris, un pugile
affermato, afferrandolo per il torace e sbattendolo a terra. Cestus è
sconvolto perchè si è convinto che un pugile non sia in grado
di contrastare altre forme di lotta.
Decide allora di intervenire Zafar, per ridare fiducia a Cestus. Zafar
sfida Diogene e riesce a neutralizzare la sua presa colpendolo con un forte
pugno sulle ultime coste, quelle instabili, danneggiandogli anche il rene.
Si tratta di un colpo così pericoloso che nella boxe moderna è
vietato; infatti, Diogene è subuto stramazzato al suolo.
Intanto, Valeria cerca di convincere suo padre Valente a lasciar perdere
la sua attività con gli schiavi gladiatori, ma invano: Valente ha
investito parecchi soldi e questa attività gli servirà per
guadagnare i fondi necessari per cambiare status sociale e diventare senatore.
Inoltre, è imminente il divorzio con sua moglie...
Proprio in quel momento, a Roma, Lusca viene nominato membro della
Guardia Imperiale. D'ora in avanti, sotto il comando di Demetrio, dovrà
difendere l'Imperatore. |
 |
2) Unione d'amore
Zafar è stato messo in punizione per qualche giorno per aver
ferito Diogene. Cestus, che ancora non ha riacquistato fiducia nei pugni,
si dovrà allenare con delle catene ai piedi, ma non capisce lo scopo
del suo maestro... Valeria lo raggiunge e cerca di consolarlo, promettendogli
che farà di tutto per convincere suo padre a migliorare le condizioni
degli schiavi. Cestus se ne invaghisce.
Valeria si allontana a riflettere da sola davanti a un ruscello, pensando
a sua madre che vuole divorziare. Viene raggiunta da Lusca a cavallo, fresco
di nomina. Ora che ha un posto nella società ed è indipendente,
Lusca chiede a Valeria di sposarlo e lei accetta. I due si baciano ed il
cavallo si gira dall'altra parte.
Cestus continua ad allenarsi, ma con le catene ai piedi fa fatica a
muoversi e a saltellare come dovrebbe un pugile. Tuttavia ancora non capisce...
Anche Diogene è in cella come punizione per la rissa e giura
vendetta nei confronti di Zafar.
|
 |
3) Punto critico
L'indomani, gli schiavi gladiatori tornano ad allenarsi. Il giovane
Miguel cade, per i troppi colpi subiti nelle lotte, i suoi occhi non vedono
più bene.
Poco dopo, arriva Valeria, accompagnata da Lusca. Cestus capisce che
i due sono fidanzati e si demoralizza, ma non lo dà a vedere. Lusca
si scusa con lui per avergli slogato il braccio e gli promette che aiuterà
Valeria a migliorare la condizione degli schiavi. I suoi amici schiavi
lo punzecchiano per Valeria, poi se ne vanno. Cestus sente che si stanno
allontanando anche loro, forse invidiosi perchè più deboli
di lui, e si sente solo.
Lusca e Valeria comunicano a Valente la loro intenzione di sposarsi.
Valente accetta facendo finta di assecondare i sentimenti della figlia,
in realtà è un matrimonio conveniente per lui in quanto Demetrio
è il capo delle Guardie Imperiali ed ha l'appoggio Agrippina. Per
festeggiare l'imminente matrimonio, Valente decide di concedere un po'
di riposo agli schiavi, ma ormai è troppo tardi: sono stati maltrattati
troppo a lungo e ora tramano una rivolta. Cestus origlia casualmente alcune
discussioni degli schiavi adulti e scopre che hanno intenzione di usare
Valeria come ostaggio.
Lusca si reca al mercato con Roxane per comprare il regalo di nozze
per Valeria. |
 |
4) Esplosione innescata
Cestus, scoperto il piano degli schiavi, non sa come fare per impedirlo
e si reca dal suo maestro, ma questi gli consiglia di starsene assolutamente
lontano dagli eventi, per evitare ripercussioni. Gli schiavi, intanto,
si fingono docili e addirittura si offrono di sistemare il giardino per
l'arrivo di Valeria, mentre le guardie sono rilassate. Arriva la carrozza
di Valeria e Cestus, alla fine, decide ugualmente di intervenire per proteggerla.
Cestus ferma la carrozza al suo ingresso, per cercare di avvertirla
del pericolo, ma scopre che Lusca non è con lei: ora è completamente
da solo e ancora con le catene ai piedi. Comunque, non fa nemmeno in tempo
ad avvertirla, che gli schiavi assaltano la carrozza. Cestus cerca di difenderla,
ma invano. Interviene anche Zafar, solo per proteggere Cestus, ma entrambi
vengono malmenati e gli schiavi fuggono con Valeria in ostaggio. Arriva
anche Diogene, desideroso di infierire su Zafar. |
 |
5) Il fuoco dell'odio
Zafar è a terra ferito e sarà Cestus a fronteggiare Diogene.
Intanto, gli schiavi di recano da Valente, ammazzano le sue guardie
e gli mostrano Valeria tenuta in ostaggio: sanno che il suo punto debole
è la figlia. Minacciano di ucciderla, così Valente è
costretto a fornire loro dei carri per fuggire e ad assistere impotente
alla sua proprietà data alle fiamme. Tuttavia, gli schiavi non liberano
Valeria e fuggono con lei.
Diogene ha intenzione di uccidere Cestus e poi Zafar. Cestus è
in preda al panico, ma alla fine capisce che, per neutralizzare la presa
di lotta libera, è fondamentale evitare che l'avversario si avvicini
troppo: prevenire è meglio che curare! Mentre Cestus sta ancora
riflettendo sulla strategia, Diogene gli si scaglia contro per effettuare
la presa; Cestus ha così l'intuizione di colpirlo dietro al collo
e sulla schiena e lo mette a tappeto. Al termine della lotta, Cestus capisce
finalmente anche il motivo per cui Zafar gli aveva fatto mettere le catene:
era per inibire l'istinto alla fuga.
Zafar si congratula con lui e gli impedisce di correre in aiuto a Valeria:
ormai gli schiavi sono già scappati in carrozza e tutto è
stato dato alle fiamme. Proteggere un'altra persona è ancora più
difficile che sconfiggere un avversario. Poco dopo, arrivano i giovani
schiavi, che non avevano partecipato alla ribellione ma avevano deciso
di approfittarne per scappare. Invitano Cestus ae Zafar ad unirsi a loro,
ma questi rifiutano, in quanto sanno che prima o poi saranno catturati
e allora sì che sono cazzi. |
 |
6) Lamento funebre
Cestus, Zafar, Valente e le poche guardie sopravvissute restano tutta
notte a guardare le fiamme che distruggono l'intera proprietà. Il
mattino, arriva Vindex, comandante del corpo di guardia notturno, che lo
rimprovera per essersi lasciato sfuggire gli schiavi: questi si sono sparpagliati
in città creando diversi danni, incendi e stupri. Fortunatamente
gli schiavi sono stati tutti catturati e uccisi, ma Valente dovrà
risarcire parecchi danni.
Cestus è furioso per l'indifferenza di Valente nei confronti
degli schiavi che sono stati tutti giustiziati (forse si è dimenticato
di quello che hanno combinato), ma si trattiene quando salta fuori che
anche Valeria è morta, dopo essere stata ferita gravemente dagli
schiavi ribelli. Valente è disperato, ora ha proprio perso tutto.
Poco dopo, arrivano Lusca e Roxane. Lusca è quello più
sconvolto di tutti, piange e abbraccia la sua sposina cadavere, le mette
al collo la collana che le aveva acquistato per le nozze. |
 |
7) Crollo
Gradevole siparietto di qualche pagina: anche Diogene, superato il
momento di stordimento, è riuscito a fuggire nel bosco e sta stuprando
una fanciulla. Arriva Demetrio a cavallo, lo afferra per la testa e con
una manata gli spezza l'osso del collo. Senza neanche scendere da cavallo,
lancia il suo mantello alla fanciulla per coprirsi e se ne va.
Presso le macerie di Valente, Cestus sta piangendo perchè non
ha saputo proteggere Valeria e si sente addirittura in colpa per non aver
saputo fare di meglio. Piagnistei generali anche da parte di tutti, tranne
Zafar che cerca di consolare come può.
Poco dopo, vengono catturati anche il resto dei fuggiaschi, i giovani
schiavi che erano semplicemente fuggiti senza aver preso parte alla rivolta
e per questo riportati da Valente ancora in vita. Cestus è felice
e corre loro incontro, ma Lusca, adirato per la morte di Valeria, si scaglia
su di loro per ammazzarli, nonostante fossero innocenti. Cestus interviene
per proteggere i suoi amici e colpisce Lusca, che, di rimando, lo rimprovera
per essere stato un incapace e di non aver salvato Valeria.
Lusca sta facendo scenata isterica, quando alle sue spalle compare
Demetrio, per immobilizzarlo e rimproverarlo, mentre Zafar interviene per
fermare Cestus. Roxane dà uno schiaffo a Lusca, che finalmente si
calma. Prima di andarsene, Lusca augura a Cestus di non rivedersi più,
in quanto d'ora in avanti lo considererà come un nemico. Cestus
è dispiaciuto ma non dice niente. |
 |
8) L'ultimo addio
Valente esce di scena in silenzio: ha perso tutto, non solo l'attività
di gladiatori, ma anche famiglia, posizione sociale e tutti i suoi beni
sono stati venduti per i risarcimenti.
Cestus e gli altri schiavi sopravvissuti sono stati venduti ad un mercante
di pugili. Per le ferite riportate dopo lo scontro con Lusca, la loro carriera
pugilistica è ormai stroncata, finiranno schiavi da qualche altra
parte, ma sono felici in quanto non dovranno più combattere. Salutano
Cestus e gli augurano buona fortuna, saranno suoi amici anche a distanza.
Lusca, Roxane e Lucrezia celebrano il funerale di Valeria, mettendo
dei gigli sulla sua tomba.
Ashley, fuggita dall'esilio, raggiunge la casa di Valente per incontrarsi
di nuovo con Cestus, ma scopre che è andato tutto distrutto. |