CARINA - LA CARENA
Questa antica costellazione esiste fin dai tempi degli antichi greci e rappresenta la carena della famosa Argo Navis. Un tempo, questa era un'unica enorme costellazione e solo in segutio fu suddivisa da LaCaille nelle sue attuali componenti: Carina, Puppis e Vela.
E' situata nell'emisfero autrale ed è attraversata della Via Lattea. Contiene numerose stelle brillanti, tra cui Canopo (la seconda più luminosa di tutto il cielo), e al suo interno si possono trovare molti amassi stellari facilmente visibili con un piccolo telescopio.

Stelle principali:
Simbolo Nome Magni
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Note
alfa Canopus -0,7 Sipergigante gialla distante 300 anni luce. E' la seconda stella più luminosa del cielo, dopo Sirio. Prende il nome dal pilota della flotta del re Menelao e ora è usata come guida per la navigazione spaziale.
beta Miaplacidus 1,8 Stella bianco-azzurra distante 85 anni luce.
epsilon Avior 1,8 Gigante gialla distante 200 anni luce. Forse è una stella doppia.
eta - 6,2 Oggi è quasi invisibile, ma nel 1843 divenne tanto luminosa da raggiungere la magnitudine -1. Forse si tratta di una supergigante instabile. Tra 10000 anni esploderà come supernova.
theta - 3,0 Stella bianco-azzurra, al centro dell'ammasso IC 2602.
iota Aspidiske 2,3 Supergigante giallo-bianca distante 820 anni luce.
upsilon - 3,1 Stella doppia.
Intorno alla stella eta Carinae si trova una grande nebulosa diffusa, NGC 3372, facilmente visibile come una macchia brillante della Via Lattea. Essa splende per la luce di stelle giovani nate al suo interno. Osservandola con un binocolo, si possono vedere ammassi stellari splendenti e vortici di gas luminosi alternati a zone oscure. La più famosa è la macchia scura, chiamata Buco della Serratura per la sua forma caratteristica. L'intera nebulosa si trova alla distanza di circa 9000 a.l., la stessa distanza di eta Carinae.
IC 2602, che si trova intorno a theta Carinae, è un brillante ammasso aperto di 30 stelle, simile alle Pleiadi (nella costellazione del Taurus); viene infatti chiamato Pleiadi del Sud o Amas Carinae.
Le stelle più brillanti dell'ammasso sono visibili a occhio nudo, specialmente theta Carinae, e l'intero ammasso copre un'area pari a due volte quella della Luna piena.


Immagine tratta da Lacaille (1756).
Qui l'intera costellazione di chiama "le Navire"